Potresti aver già sentito il termine Zero Waste (rifiuti zero) e aver visto persone che sono in grado di contenere in un barattolo la spazzatura da loro prodotta in un anno intero. Se non sei in grado di farlo, non preoccuparti, in pochi ci riescono!
L’ambientalista Anne-Marie Bonneau ci ricorda che
“Non abbiamo bisogno di poche persone che praticano lo zero waste alla perfezione. Abbiamo bisogno di milioni di persone che lo facciano in maniera imperfetta.”
Non serve quindi la perfezione, meno che mai i sensi di colpa: quello “Zero” è uno stimolo a fare meglio a cambiare gradualmente le nostre abitudini per ridurre gli sprechi!
In tal senso sarebbe meglio parlare di “Minimal Waste” o “Low Waste” perché, diciamolo, è impossibile vivere senza produrre rifiuti. Possiamo, però, diminuirne moltissimo la quantità, facendo delle scelte più consapevoli dove ogni piccolo cambiamento conta.
Ecco alcuni suggerimenti su come iniziare il tuo viaggio verso una vita a basso impatto.
☙ Ma prima di tutto... PERCHÈ FARLO?
Il motivo è semplice: senza Natura non possiamo sopravvivere ma il posto che chiamiamo Casa è minacciato come non lo è mai stato prima.
In Italia ogni individuo produce 500 kg di rifiuti, ben 1,5 kg al giorno che producono inquinamento: liquami, gas, sostanze tossiche e materiali non biodegradabili possono inquinare aria, acqua, terra. I rifiuti inoltre costano: rubano spazio e occorrono risorse umane ed economiche per il loro trattamento, ma anche per rimediare ai danni ambientali e sanitari che producono.
☙ LE 5 R E LA PIRAMIDE DELLA SOSTENIBILITÀ
Bea Johnson, pioniera del movimento Zero Waste, ha ideato
le 5R: i cinque passi da seguire per ridurre i rifiuti domestici. Queste azioni, se poste in essere nell'ordine in cui sono scritte, vi faranno ridurre drasticamente il vostro impatto ambientale.
- RIFIUTARE ciò di cui non abbiamo bisogno.
Rifiutare il superfluo, ciò che non ci serve. Anche l’oggetto più sostenibile ha consumato risorse e materie prime per essere prodotto e se poi rimane inutilizzato diventa quindi uno spreco.
Una semplice domanda prima di acquistare è: “mi serve davvero?”
- RIDURRE le cose di cui invece abbiamo bisogno.
Comprare meno e fare acquisti in modo responsabile, valutando anche i materiali, la provenienza e la qualità di un prodotto. Per ridurre può essere necessaria una fase decluttering, donando, vendendo o scambiando gli oggetti che non si usano più. Una vera e propria LIBERAZIONE!!!
Un nuovo motto potrebbe essere: “compro meno ma di qualità”
- RIUTILIZZARE ciò che non possiamo né rifiutare né ridurre
Sostituire prodotti usa e getta con prodotti durevoli e riutilizzabili. (boracce, strumenti in acciaio, borse della spesa, panni, tovaglioli, fazzoletti, sacchetti di stoffa ma anche copri ciotole o pad struccanti riutilizzabili ecc.). Riutilizzare significa anche cercare di riparare quello che si rompe, usare il ‘riciclo creativo’ ma anche evitare il packaging usa e getta.
In questo senso Natou ti può essere d’aiuto. Anzi il nostro negozio è nato proprio per aiutarti a trovare prodotti utili, alternative sostenibili e di qualità.
- RICICLARE quello che non si può né rifiutare, né ridurre o riutilizzare
In sostanza fare una buona e corretta raccolta differenziata: fatto per niente scontato se pensiamo che ogni Comune ha le sue regole!!! E’ bene quindi informarsi e scegliere prodotti completamente riciclabili come vetro e alluminio ed evitare plastica monouso.
Differenziare è fondamentale ma creare meno rifiuti è meglio!
- RIDURRE in compost il resto.
Ci sono dei modi di smaltire i rifiuti organici in casa o in giardino (o sul balcone) tramite una compostiera domestica. Per altri la raccolta differenziata dell’umido organizzata dal proprio comune sarà la soluzione migliore.
BUONA VITA ZERO WASTE A TUTTI VOI!